Una giornata al Casa Facile Design Lab durante il Fuorisalone 2019. Alla ricerca dei dettagli di stile che fanno tendenza. È già passato un anno da quando sono entrata a far parte del team di Casa Facile, e come un anno fa anche durante questa Milano Design Week ho partecipato alla giornata blogger organizzata nel Casa Facile Design Lab. È un momento speciale per incontrare la redazione, le colleghe e i colleghi blogger e per celebrare la creatività, il forte senso di community che condividiamo e naturalmente la passione per gli interni e per il design. Arrivato alla sua terza edizione, il Casa Facile Design Lab è stato allestito all’interno del Coima Building vicino a Piazza Gae Aulenti, nel cuore dell’Innovation District. Il tema che ha guidato il progetto d’interior è stato l’hospitality. Studio Pisk con l’interior stylist Elisabetta Viganò l’hanno tradotto in uno spazio, colorato e multifunzionale che rispecchiava appieno il concetto di casa contemporanea, open e fluida, per uno stile di vita basato sulla convivialità e sulla condivisione. Le tre aree principali erano la cucina, il co-living e la zona notte, ciascuna con un proprio punto focale, che conferiva a questi spazi una specifica identità. Un albero di limone era il centro della cucina Oasi, così progettata da Stefano Boeri Architetti per Aran Cucine. Concepita come un monoblocco multifunzionale a pianta centrale, Oasi coniuga le caratteristiche del più conviviale dei luoghi a soluzioni tecnologiche d’avanguardia. Un albero di limoni è parte integrate della cucina Oasi di Aran Cucine Nel co-living, invece, tra due divani di Ligne Roset, sono state esposte in un allestimento molto scenico, con tanto di cortina rigorosamente in velluto (dettaglio di stile n. 1: il velluto è uno dei protagonisti del mondo dell’interior), alcune tra le lampade più iconiche del design. Dalla Taccia di Castiglioni per Flos, alla Falkland di Munari per Danese, alla Zettel’z di Ingo Maurer, fino alla Atollo e alla Bilia, rispettivamente di Magistretti e Ponti, entrambe nella versione in ottone (dettaglio di stile n. 2: tra i materiali che hanno conosciuto un grande ritorno negli ultimi due anni, l’ottone è tra i principali, abbinato al velluto, poi, è veramente très chic). Davanti a una tenda di velluto Hôtel Particulier di Élitis, sfilano le lampade icona, esposte su parallelepipedi di varia altezza colorati con vernici Wilson&Morris. Il co-living aveva tra gli arredi il divano Paipai e il tavolino Astair entrambi di Ligne Roset, il tappeto invece è Tangram di Sirecom. Nuvolette sospese a mezz’aria, realizzate modellando dei piumini di Daunstep, sono stata la trovata originale e ironica delle stylist per la zona notte. Qui le varie tonalità di verde delle pareti e dei tessili hanno contribuito a creare uno spazio rilassante e decisamente confortevole (dettaglio di stile n. 3: il verde è tra i colori che vanno per la maggiore per il suo forte richiamo alla natura). Il letto Hug di Noctis, il Servomuto Pisolo di Servetto, i piumini D400 Classic Winter di Daunenstep compongono la zona notte. Le stampe di Desenio e il colore Greenish di Wilson&Morris alle pareti invece la decorano. Infine, come spesso accade di trovare nelle case contemporanee, non poteva mancare lo spazio co-working, dove condividere passioni e lavoro, e luogo di incontro per menti creative. Separè coloratissimi e mobili permettevano l’organizzazione dello spazio in aree di lavoro arredate con tavoli e sedie di gusto nordico. Un angolo del co-working del Casa Facile Design Lab arredato con tavoli e sedie di Kestile Testi e foto di Valentina Romano