Tra lana bouclé e riflessi di ottone. Un interno per questi giorni freddi Un interno che mi è stato ispirato dal grande freddo di questo fine gennaio. Mi piacerebbe rifugiarmi in un ambiente accogliente, con poltrone che abbracciano e tessuti che scaldano. Tra varie tonalità di bianco e contrasti materici che mi piacciono sempre tanto. Una bellissima lampada da terra, svedese degli anni quaranta, prodotta da ASEA. L’ho trovata sul sito Pamono. Si caratterizza per lo stelo curvato e il paralume plissettato. Si chiama Alpha Club Chair, ed è una poltrona scultorea, dalle forme morbide, organiche e rotonde. Disegnata negli anni sessanta da Pierre Pauline che all’epoca della space age rivoluzionò l’estetica del design francese. Il tappeto Field di cc-tapis gioca con strati sovrapposti e che si ispira a una vista a volo d’uccello dei campi di grano. L’effetto è quello di due tappeti sovrapposti anche se si tratta di un unico pezzo. Tessuto a mano in India, combina una tessitura piatta bassa, ad una a un pelo alto. Le applique sono di Areti è si presentano come dischi in ottone lucidato e vetro bianco. I due tavolini Wu e Samuel sono di Egg collective. Entrambe dalle spiccate forme geometriche, il primo in legno massello, il secondo in bronzo satinato. Entrambi disponibili in varie finiture. L’opera è una tecnica mista su tela dell’astrattista australiana Ashleigh Holmes