Quei mondi incantati negli specchi di BiCA-Good Morning Design In questa storia c’è una tazza di caffè, c’è un buongiorno e soprattutto ci sono due donne che realizzano il loro piccolo grande sogno di design. Chiuso in un cassetto sin dai tempi in cui vivevano entrambe a Lisbona, dove spesso si incontravano per sorseggiare un espresso (“uma bica” in portoghese). Un sogno che forse allora non aveva i contorni ben definiti, ma che nel 2018 prende vita a Milano. In questa storia ci sono i volti riflessi allo specchio di Alice Azario ed Elena Tirinnanzi, le due anime femminili e menti creative di BiCA-Good Morning Design. Un nome che suona di positività, come i buongiorno del mattino, e di freschezza come la materia che lavorano: lo specchio. Un angolo d’ispirazione tra prototipi e schizzi per nuovi progetti Dopo anni maturati nel campo della progettazione di interni, di mostre, di retail e di brand identity, Alice ed Elena si ritrovano insieme nel TheFabLab, un laboratorio di fabbricazione digitale con sede in una delle zone più innovative della città. Ed è qui che pensano a un modo alternativo di utilizzare la macchina a taglio laser. Portandola a lavorare su materiali diversi e più nobili, come lo specchio. Oggi alla direzione artistica del brand c’è Alice che continua con entusiasmo il percorso tracciato in due. Alice Azario Gli Specchi delle Meraviglie non sono solo delle semplici superfici riflettenti, ma piccoli mondi fantastici nei quali chi si specchia è chiamato a immergersi. Diventando parte di realtà fatte di fiori, uccellini, acrobati e personaggi circensi, di vecchi merletti e illustrazioni vittoriane. Le principali fonti di ispirazioni di BiCA. Prunus Amygdalus (in alto); due specchi della serie Circus Il valore di un brand come BiCA sta nella sperimentazione, nell’aver saputo coniugare sistemi di produzione innovativi, quale l’incisione a taglio laser, con la qualità del manufatto tradizionale (le incisioni vengono successivamente dipinte a mano), tanto che BiCa può essere considerato a tutti gli effetti un brand di “artigianato digitale”. Sa di poesia questo incontro tra antico e moderno, tra un materiale antico ed elegante come lo specchio, e un linguaggio contemporaneo e ricercato. Un linguaggio che ritroviamo anche nei tanto originali quanto delicati accessori personali e bijoux con i quali BiCA ha diversificato la produzione, declinando ancora una volta il tema dello specchio. Sono piccoli monili che fanno vibrare di luce chi li indossa: ci sono gattini, libellule, tralci e fiori. Due momenti della lavorazione degli specchi di BiCA: il taglio a laser e la colorazione Tra i bijoux, le spille Peonia e Libellula E poi, un altro valore di BiCA sta, non solo nella possibilità di realizzare un prodotto custom-made, ma anche nel riconoscere la forza delle collaborazioni tra creativi. L’ultima in ordine di tempo con l’illustratrice Enrica Mannari. Se non siete ancora mai passati dallo shop di BiCA vi consiglio di farlo, non ne uscirete sicuramente a mani vuote. Tra le novità: la serie di specchi realizzati in collaborazione con l’illustratrice Enrica Mannari, in foto Sacred heart mirror