Specchio specchio delle mie brame…funzione e decoro del complemento d’arredo più irrinunciabile di sempre #1 Oggi vi parlo dell’oggetto simbolo per eccellenza di vanità: lo specchio. È un complemento che ha attraversato secoli di storia dell’arredamento, seguendo e assecondandone gli stili. Penso che mai come negli ultimi anni l’estro creativo dei designers ha fatto dello specchio un oggetto di assidue sperimentazioni. Dando vita a un panorama di proposte veramente ampio, tanto da farmi pensare che lo specchio oggi è un oggetto al di sopra di stili e tendenze, essendo esso stesso tendenza. Non c’è ambiente che non si possa arredare e valorizzare con lo specchio o, per chi ama osare, con una serie di specchi. Gli specchi hanno il grande potere di ampliare lo spazio e di riflettere la luce. Indubbiamente lo specchio, al di là della sua funzione, riesce a dare un tocco di classe e di eleganza e anzi può diventare l’elemento scenografico dell’ambiente che lo ospita. Vi presento una carrellata di specchi che ho individuato mentre ero alla ricerca di uno (in realtà di una coppia!) che completasse il mio living. Un piccolo viaggio tra quelli che sono gli stili più di tendenza di questo meraviglioso complemento. Una delle tendenze più diffuse del momento è sicuramente l’uso di inserti in specchio colorato, in toni tenui o saturi. Alcuni esempi sono la serie Tropicana di Miniform, dal design geometrico e contemporaneo, la serie Mirage di Normam Copenhagen ispirati alle sale degli specchi di Tivoli. E ancora, Vitrail by Inga Sempé che per Magis ha sviluppato in chiave contemporanea il vecchio specchio veneziano il cui corpo centrale è circondato da specchi più piccoli, e Garibabou di Margaux Keller collection dalla linea vicina al gusto decò. Serie Tropicana by Matteo Zorzenoni per Miniform (ø80 cm; ø120 cm; 470 euro) Serie Mirage di Norman Copenhagen (70×30 cm, 50×50 cm, 80×50 cm; da 175 a 215 euro) Serie Vitrail by Inga Sempé per Magis (ø 50 cm, 70×50 cm, 50×50 cm; cornice in gomma; disponibile in vari colori) Specchio Garibabou di Margaux Keller collection (80×69 cm; 1580 euro) Non solo i colori, ma anche le forme sono oggetto di ricerca e sfidano la creatività di brand e designer, che si tratti di geometrie o di linee organiche. Tresse di Mason Editions è uno specchio esagonale composto da fasce diagonali che si sovrappongono, creando un elegante effetto ottico. Pond di Ferm Living ha invece una forma fluida che ricorda il movimento dell’acqua. (da sinistra) Pond di Ferm Living (63×110 cm; 269 eyro) e Tresse by Martina Bartoli per Mason Editions (77,2×67,3 cm; da 871 euro) A proposito di colore, vediamo ora alcuni esempi di specchi la cui superficie è trattata con sfumature cromatiche, che sembrano quasi acquarellature, o effetti iridescenti. Primi fra tutti gli specchi della serie Off round hue di Sabine Marcelis famosa per la sua ricerca su luce e materia. Di Patricia Urquiola è la serie Shimmer per Glas Italia. Questa tipologia di specchi crea nell’ambiente effetti cangianti che variano con il mutamento della luce… e la magia è garantita!! Ma non finisce qui! Continuate a leggermi, perché una nuova selezione vi aspetta… ve l’avevo detto che il panorama di specchi è molto ampio no? Infatti non ce l’ho fatta a contenerli tutti in un unico post 😉 Della serie Off round hue by Sabine Marcelis per Etage Project (varie dimensioni da 54×57,9 cm a 120×120 cm; prezzo su richiesta) Della serie Shimmer by Patricia Urquiola per Glas Italia (ovali misure varie da 100×80 a 100×180 cm; tondi Ø 60 cm, Ø80 cm; prezzo su richiesta) Testi di Valentina Romano